martedì 9 ottobre 2007
Lo strano gioco della RSU di Solaro
Sabato 6 ottobre, in barba ai blocchi degli straordinari proclamati dai sindacati a sostegno del rinnovo del contratto nazionale metalmeccanici, in azienda cè stato il pienone.Era prevedibile ciò.Le persone erano state comandate a lavoro già da inizio settimana.La RSU ne era al corrente così come erano note le richieste aziendali di dover sopperire a un maggior gettito produttivo.Lo sapevamo tutti da tempo.Ciò nonostante non si è mosso un dito.Solo un timido comunicato che sulla riga dell'assemlea sindacale avvenuta tre giorni prima ufficializzava il blocco degli straordinari seguito da un'altro comunicato con il quale la RSU rigettava l'idea circolata in stabilimento, circa la quale ci fosse un'accordo tra RSU e azienda su extraproduzione.Eppure qualcosa si sarebbe potuta fare se solo ve ne fosse stata la volontà.Si poteva organizzare un picchetto ad esempio.Ma senza arrivare a questo gesto estremo, i nostri delegati avrebbero potuto passare per le linee a spiegare le ragioni di questo blocco e a chiedere una massiccia adesione.Avrebbero potuto tastare il polso dei lavoratori, verificare le loro intenzioni, le attitudini, chiarirne i dubbi.Ed invece nulla di nulla!Hanno lasciato che le cose andassero come dovevano andare barricandosi dietro il falso ideologico che i lavoratori non sono dei bambini da prendere per mano e che se avessero voluto aderire allo sciopero degli straordinari ne avevano facoltà.La logica secondo la quale ognuno deve rispondere alla propria coscienza, insomma, logica che fondamentalmente stà in piedi da sola, quantomento in apparenza.Ma quì non ce alcuna questione di coscienza; per coscienza, coscienza pura intendo, si sarebbe stati a casa. Punto. Nessuno avrebbe avuto dubbi.Ecco quandi la vera questione. L'altra questione.Quella di arrivare alla fine del mese in un mondo dove le logiche perverse di un "libero mercato" allo sbaraglio, che fa salire i prezzi dei bene di consumo (compresi quelli di prima necessità quali il pane, la pasta ecc.) si contrappongono ad uno stipendio sempre più esiguo e ad aumenti salariali costantemente ingessati a contrattazioni infinite e al benestare finale del ministro del lavoro al governo in quel momento.E per quale motivo un lavoratore avrebbe dovuto rinunciare a una boccata d'ossigeno, ad arrivare più comodo alla fine del mese? Se avesse rinunciato lui per pura e sola coscienza, ecco pronto un'altro a sostituirlo!E quindi che si fa? Si predica la virtù all'affamato e poi si consente che qualcun'altro gli passi sotto il naso pietanze succulente limitandosi a dire che per coscienza si dovrebbe rifiutare?Oppure lo si lascia a guardare mentre qualcun'altro si appropria di boccone che poteva essere il proprio e come regalo per aver saputo rifiutare gli si dà una pacca sulla spalla, e magari un "bravo" che suona come tale mentre lo si pronuncia, ma sà d'altro sgnificato?La RSU questi strani giochi non li deve più fare.La RSU predica la coscienza dei lavoratori e si dimentica del ruolo che svolge!La RSU non ha una coscienza?E la coscienza che ha, se esiste, non impone la tutela di tutti i lavoratori, anche di quelli più deboli?Non si pone l'interrogativo che l'atteggiamento di "neutralità" adottato risulta lesivo solo nei confronti di quei lavoratori, che seguendo la coscienza sono stati a casa?Non si capisce che a questo modo si generano ulteriori divisioni e fratture che sarebbe meglio evitare?Chi non è con i lavoratori è contro i lavoratori!
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