lunedì 20 ottobre 2008

Sciopero generale del 17 Ottobre 2008





Venerdì 17 Ottobre 2008 a Roma oltre 500.000 manifestanti in corteo!!!
Anche lo stabilimento Electrolux di Solaro era presente con le proprie bandiere, il porprio striscione, a dare voce alle problematiche REALI dei lavoratori.
NO alla precarietà con la richiesta di COMPLETA ABOLIZIONE della legge "Biagi"
Aumenti salariali VERI e non miseri recuperi salariali, confinati all'interno dell'inflazione programmata dal governo così come sancito dagli accordi sottoscritti da CGIL CISL UIL e governo. Serve un ritorno alla scala mobile!
No a una sanità senza fondi!
No alla riforna della scuola e l'introduzione del maestro unico.
No ai tagli alla ricerca.
No alla Marcegaglia e al nuovo modello contrattuale.
I telegiornali hanno dato enfasi alla manifestazione solamente per demonizzarla.Riflettete: quali interessi rappresentano costoro?
Lo stesso capo dello stato ha dichiarato che il cambiamento è necessario e non basta dire sempre no. Nel senso che nel nome del cambiamento si dovrebbe accettare qualsiasi cosa? Si dovrebbe accettare l'enorme divario tra quei pochi che gestiscono e si spartiscano il 90%  delle risorse del paese, contro alla stragrande maggiornaza della popolazione che pur lavorando, e tanto, non arriva alla Terza settimana?
Il capo dello stato rifletta! Lui che dovrebbe essere il garante di tutti ascolti i NO della piazza, ma ANCHE LE PROPOSTE che ne conseguono!!
Il governo dal canto suo ha gettato la maschera.
Alle grida di milioni di lavoratori e nell'arco di 30 anni nessun governo ha mai pensato di fare qualcosa per chi con il proprio lavoro manda avanti il paese. 
Invece è stato sufficiente che la crisi del settore economico/bancario rischiasse di toccare gli interessi di quei pochi speculatori, per mettere in campo risorse immani a tutela di quei 4 santi di destra, centro e sinistra. Dal popolo delle libertà al partito democratico nessuno escluso!
Le risorse dunque ci sono!
Noi siamo andati a chiedere che direzione dare alle risorse stesse del paese.
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