Nonostante la precettazione ad opera del minisricolo su delega del presidente del consiglio, la protesta continua. Ora si attende un nuovo vertice a Palazzo Chigi, indetto per le 14.30 ma per ora tutti fermi!
Il mondo del lavoro del nostro paese si stà svegliando dai torpori degli anni passati e inizia a riappropriarsi di una consapevolezza perduta. La consapevolezza che non sono le leggi di questo strano paese a mandare avanti l'economia. Ma il sudore di chi, giorno dopo giorno, LAVORA.
Per questo motivo, non ha avuto grossi effetti il dichiarare illegale lo sciopero, ad opera di un governo che calpesta i dettami costituzionali in tema di sciopero. Dettami ingessati nel corso degli anni da leggi illegittime e anticostituzionali, approvate con il sienzio di tutti, sindacato compreso.
Eppure è solo di un anno e mezzo fa il referendum con il quale gli italiani respingono le modifiche costituzionali. La costituzione gode di buona salute e fiducia. I governi di questi ultimi anni ed in particolare questo, molto meno.
Ma non deve essere solo il mondo del lavoro a svegliarsi.
Dobbiamo svegliarci tutti quanti. Nel nostro piccolo.
Recitare un mea culpa, per il nostro continuo silenzio.
Abbiamo passato anni ed anni nella completa indifferenza di tutto e tutti.
Ce ne siamo fregati se questo o quello si lamentavano. Ognuno fissato a sentire solo le proprie ragioni. A curare solo i propri dolori.
Facendo ciò ci siamo sentiti bene. Più furbi!!
Ma ci siamo dimenticati una verità assoluta.
Che dipendiamo dagli altri, e che gli altri dipendono da noi.
Questo ci dimostrano gli scioperi degli autotrasportatori. Che dipendiamo anche dal lavoro di altri e che le merci non appaiono sui banchi dei centri commerciali per magia, ma grazie al sudore di milioni di mani, che nel retroscena si adoperano in silenzio, per offrirci la falsa sensazione che una carta di credito o una banconota da 100 euro, possano da sole bastare a comprare tutto.
Fino a che non ci accorgiamo che non possiamo acquistare ciò di cui ci necessita, se non ce chi li distribuisce.
Con il silenzio di tutti si sono modificate leggi che hanno precarizzato il lavoro, che non offrono un futuro dignitoso ai giovani, che li costringono a vivere in casa fino a 60 anni. Ci siamo fatti scippare il tfr, abbiamo accettato le modifiche al welfare che metteranno in ginocchio noi lavoratori, abbiamo accettato l'alzamento dei contributi per l'accesso alla pensione.
Ci siamo fregati con le nostre mani.
Mentre ci lasciavamo intrattenere da una televisione che anestetizza le menti, altri decidevano per noi e con delega nostra.
Svegliamoci!
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